mercoledì 17 settembre 2014

NOI COME TROPPI DI VOI

Salve amici di miripiglio vorrei, se siete d'accordo, farvi partecipi di una piccola testimonianza di come mi sono ritrovato " all'angolo " come ha descritto cosi bene il post precedente.

Dunque, avevo un lavoro che mi permetteva di vivere discretamente bene.
Quel benessere che avevo tra le mani mi faceva volare troppo in alto e pensavo che quel " vizietto " ( all'epoca lo consideravo tale ) non mi avrebbe sicuramente cambiato la vita.

E invece pensavo proprio male.

Cosi tra una birra e l'altra mi ritrovai a sperperare il denaro come se niente fosse con quelle dannate macchinette.

Oh oh dimenticavo! Ho una famiglia e quindi mi sono ritrovato anche a mentire con le persone amate e a promettere in continuazione della mia intenzione a cambiare con le mie famose frasi " vi giuro che non gioco più, oppure , questa è l'ultima volta da domani smetto".

Sono sicuro che queste poche frasi sono molto simili a quelle della storia di una infinità di persone che non riescono come me a chiedere aiuto, non sanno a chi rivolgersi.

E allora cosa facciamo?

Facciamo finta di niente e lasciamo che questa piaga rampicante soffochi "le voci all'angolo"  o testimoniamo un malessere che esiste e che ha una dimensione alquanto preoccupante?


 Un ciao a tutti
GIORGIO

1 commento:

  1. Credo anch'io che non bisogna far finta di niente, allo stesso tempo credo sia importante dare testimonianza non solo del malessere ma anche delle vie per risalire dal malessere alla responsabilità del proprio desiderio.
    Nicolò

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